lunedì 28 febbraio 2011

Tu come stai?

La bellezza di alcuni gesti non hanno descrizioni. Quelle azioni inconsapevoli che ti fanno sorridere e ti aprono scenari improvvisi di carattere. Celare o fermare un semplice impulso d'amore a quest'ora sarebbe come tornare indietro e fare quelle cose che avrebbero cambiato molte cose. Ma credo comunque che non sia finita e che ieri ho ritrovato le tue iniziali nel mio cuore...

Per cui...tu come stai?

giovedì 17 febbraio 2011

Grazie Benigni

Si presenta come lo vorrebbe qualsiasi donna. Un mix di cultura e simpatia, su un cavallo bianco e con la bandiera tricolore. Questa volta non chiede alla Principessa di salire ma scende per omaggiarla nel tempio più famoso d'Italia. Lo stesso cavallo bianco che pochi anni fà rappresentava nel capolavoro cinematografico e che aveva sul suo dorso parole come fascista ed ebreo. Un'epoca passata insieme ai tanti argomenti attuali in un mix di semplicità e di storicità che tolgono il respiro. Passa da un argomento all'altro con la stessa emozione che raccoglie in un fazzoletto bianco custodito nella tasca della giacca a due bottoni, quelle da serata di gala. Prima si è cantato e ballato, poi un piccolo assaggio sulla situazione politica e dopo il clou con la cosa più importante della nostra nazione. Molte volte l'ascoltiamo prima di una partita di calcio o subito dopo il giuramento dei militari. Diverse persone non conoscevano il reale significato di quelle parole. Da domani avremo una diversa concezione di quello che eravamo, di quello che siamo e di ciò che saremo. Al mondo non credo che ce ne siano altri di tale bellezza, di tale storicità ed emozione. Se fosse venuta da un professore universitario questa spiegazione l'avremmo ascoltata per dieci minuti. Non ci sarebbero stati collegamenti con la situazione attuale e avrebbe avuto una serietà eclesiastica. Ma decisamente domani non l'avremmo ricordata. E' stato invece chiamato lui, il premio Oscar per eccellenza e questo perchè siamo Italiani. L'esegesi dell'inno d'Italia non poteva che essere fatta da colui che ci rappresenta nel migliore dei modi. Simpatia, cultura, eccentricità, amore, passione e tanti altri aggettivi che ci uniscono fuori dalle mura domestiche. E tutto fortunatamente grazie a quell'insieme di parole e persone diverse che fuori da ogni schema e canone centocinquant'anni fà si unirono per unire.

Grazie Benigni...

Amore...

E torniamo a parlare di amore. Avevo accantonato quest'argomento da un bel pò e adesso lo riprendo seguendo il volere della mia "Musa" . Non stò qui a tirare le somme ma per dire ciò che le serve in un momento difficile. Certo non è semplice parlare/scrivere di queste cose. Avevo già detto espresso in passato i miei dubbi riguardo questa parola: amore. E ritorno a dare la stessa risposta alle mie domande: l'amore è tutto e il contrario di tutto. Credo che quando vai oltre le tue percezioni negative, che quando ti fidi cecamente, che quando continuia a fare domande a cui nessuno può dare risposta e che quando vai avanti portando in tasca solo un sogno scritto in una o in cento pagine di un libro...beh...questo è amore. Credo anche che quando ti dicono che loro hanno trovato l'amore bisogna anche dimostrarlo e per dimostrare una cosa che non c'è bisogna lavorare molto. E non bastano le parole e nemmeno i fatti...ti deve aiutare anche il fato e la fortuna. E anche la sfortuna di incontrare una persona che non ti ama, o una persona che dice di amarti e dopo due mesi coglie l'occasione per scaricarti oppure una persona che non risponde alle tue domande siano sintomi di fortuna. Chi verrà dopo potrà avere a disposizione le tue esperienze e magari dimostrarti che quello che sembrava amore era solo una pura illusione. Chi verrà dopo potrà mostrarti l'amore e come faccia non lo sò.
Finisco con queste parole, che siano strumento d'ispirazione all'amore per le donne e mezzo di ricerca della mascolinità nei maschi e facciano diventare Uomo un semplice ragazzotto di campagna: "La donna uscì dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, né dalla testa per essere superiore. Ma dal lato per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, e accanto al cuore per essere amata". Shakespeare

domenica 13 febbraio 2011

Ciao Marco...

Come ogni anno sono qui a ricordati. Sembra ieri che mi giunse un sms di una persona cara che mi diceva del fattaccio. E' difficile crederci eppure è tutto vero. Ormai non stai più scalando nessuna montagna, hai raggiunto la vetta. Hai lasciato a noi il ricordo delle tue imprese, dei memorabili attimi che toglievano il respiro. Ti ho visto sul Terminillo, durante un amato giro, ma non eri più come prima, fermato poi da qualcosa o qualcuno più ignobile. A me restano i tuoi insegnamenti e gli occhi lucidi al tuo ricordo. Ai festeggiamenti per le vittorie e alle lacrime per le sconfitte. Resto qui a chiedermi perchè mi piace questo sport e perchè, nonostante tutto, nutro una grandissima ammirazione nei tuoi confronti. Forse perchè quelli come noi hanno voglia di sognare e noi dal passo del Pordoi chiudiamo gli occhi e vediamo il mare. Oppure perchè ora mi alzo sui pedali come quando ero bambino e dopo un po’ prendevo il volo dal cancello del giardino, e mio nonno mi aspettava senza dire una parola, perché io e la bicicletta siamo una cosa sola. Ma l'insegnamento più grande però è questo: in fondo una salita è una cosa anche è normale, assomiglia un po’ alla vita devi sempre un po’ lottare...Tu hai lottato come noi ogni dì e per questo ti ricordo così: "Non c'è niente da fare... quando la strada si rizza sotto i pedali Pantani è il più forte (Adriano De Zan)".

Ciao Marco

giovedì 10 febbraio 2011

Te sta dentro che qua fuori è un brutto mondo...

Il precedente post mi ha riportato alla mente una frase sentita in un film e di grande attualità. Accendendo la televisione ogni giorno sentiamo tante di quelle brutte notizie che viene proprio voglia di buttarla fuori dalla finestra. Anzi buttarle, perchè sfido che tra di voi ci sia qualcuno che ne abbia solo una. Se è così...bravi. Anzi Cattivi! Perchè non acquistando le televisioni non contribuite a far crescere l'economia. Perchè se l'economia nazionale non cresce si creano due scenari. Il primo riguarda quell'azienda produttrice di televisioni che non ricevendo il vostro ordine sarà costretta a licenziare i dipendenti e forse a chiudere bottega. E se cosi fosse allora le liste dei disoccupati si innalzerebbero talmente tanto che lo Stato con ce la farebbe proprio a sostenerli tutti. E il secondo importante scenario riguarda proprio lo Stato che nella posizione incontrastabile di primo gradino della scala economica gestisce le nostre vite. Ripartiamo sempre dal soggetto che non compra la tv: l'azienda non producendo non paga le tasse e non pagando le tasse loro il deficit pubblico, aggravato poi dalle liste di disoccupati di prima, si presenterebbe come una mannaia nei pochi che lavorano. In questo modo ecco che cosa accade? Che non siete informati sulle notizie di economia, sul deficit pubblico, siete estraniati dal mondo intero, pagate più tasse e avete sulla coscienza le famiglie di quegli operai.
Dicevamo del film?!?! Ah la frase...eccola, minuto 1:40 http://www.youtube.com/watch?v=ju33bwDz9pg&playnext=1&list=PLCC9143D3ABF2ECC4

Notte...

Credeteci sempre...

Le note di Sergio Cammariere fanno da sottofondo musicale alla scrittura di questo post e mentre le parole di "Tutto quello che un uomo" scorrono veloci penso a chi dedicare questo pensiero. La canzone non c'entra nulla, per carità, ma la dedico a due persone che hanno avuto la bellezza di mettere un "Mi piace" su Facebook alla citazione di Benigni che ho scritto ieri. Ricordate? Le fiabe...i draghi? Esistono dei messaggi stupendi che una persona può tirare fuori anche da piccoli gesti come questi. Un Mi piace a quella citazione non è un atto di amore nei miei confronti e nemmeno l'effimera dimostrazione di piacere a una serie di parole messe bene in due righe. Il concetto è più ampio e consta il grande vissuto di ognuno di noi improntato su due sole cose: crederci sempre. Credete alle favole ed ai draghi. Credete di sconfiggere i draghi. Credete alle favole d'amore. Credete ai principi azzurri. Credete a Cenerentola e anche un pò a Grimilde. Credete alla vita. Credete a un sacco di cose. Ecco credeteci sempre!

mercoledì 9 febbraio 2011

Fiabe

Sono ore che rimurgino su quello da scrivere, oggi ho voglia di scrivere... Chiuso il capitolo importante dell'altro progetto legato alla scrittura adesso è ora di dedicare qualche minuto a questo blog. Dite che ve ne dovrei parlare? A tempo debito...vi lascio sulle spine...ma ve ne parlerò... Oggi l'ho ripreso dopo tanto tempo e devo dire che ho bisogno di molto tempo per tirare fuori dalla mente un agglomerato di ipotetiche situazioni e metterle insieme in qualcosa di serio e preciso. Il progetto finale è quello di andare dal maestro e farglielo leggere, commentare, discutere e perchè no..anche diventare famoso. Ma se divento famoso non vi preoccupate: una donna a me e una voi...Tornando seri vi anticipo una cosa...che ho preso dalle citazioni di uno serio, bravo e famoso: "Non è che le fiabe dicono ai bambini che esistono i draghi, no! I bambini che esistono i draghi lo sanno già da soli. Le fiabe dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti!"

Bonne nuit